Aperitivo: solo a dirlo, ti scappa un sorriso

C’è un modo elegante, forse il più elegante, per lasciar scorrere il tempo senza fretta: si chiama Aperitivo. E la parte migliore? Ti fa sentire parte di una tradizione divenuta parte integrante della cultura italiana!

L’aperitivo, ormai, non è più un rituale comune solo in Italia: è uno stile di vita, una piccola gioia quotidiana, un inno alla vita lenta. Non si tratta semplicemente di bere qualcosa prima di cena, ma di vivere un momento di piacere, godersi la compagnia, stuzzicare l’appetito (o, diciamocelo, rovinarlo allegramente con troppe delizie), e brindare alla fine della giornata.

Le origini dell’aperitivo

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’aperitivo non nasce nella Milano della moda o sulla romantica Costiera Amalfitana. Le sue radici affondano a Torino, città elegante e concreta. È qui che, alla fine del ‘700, un certo Antonio Benedetto Carpano inventò il primo vermouth, un vino aromatizzato alle erbe che conquistò perfino i palati reali. Da lì in poi, fu chiaro: nessuna cena senza un sorso raffinato che la precede.

Il termine Aperitivo deriva dal latino aperire, che significa “aprire”. Sì, il riferimento è al nostro stomaco… ma chi conosce il rito sa che in realtà si aprono anche bottiglie, conversazioni e – soprattutto – i cuori.

Gli ingredienti del perfetto aperitivo italiano

In Italia, l’aperitivo è quasi una religione. Dalle 17 alle 20, ci si dà appuntamento all’aperto, magari con vista sul tramonto (extra punti se c’è anche il mare). Sul tavolo: Aperol Spritz, bollicine, vino bianco… o cocktail sempre più creativi, anche analcolici! Non può mancare la parte gastronomica: quei piccoli assaggi chiamati stuzzichini. Nome delicato, ma contenuto spesso irresistibile: olive dorate, paninetti farciti, taralli, patatine artigianali, focacce, bruschette. E per i più salutisti, il pinzimonio con bastoncini di verdura e olio d’oliva. L’obiettivo? Stuzzicare la voglia di vivere. Più gusto, più chiacchiere, più leggerezza. Più vita lenta!

Aperitivo made in Alto Adige

Qui in Alto Adige, l’aperitivo prende la sua forma più autentica e sorprendente. Tra vini bianchi e rosé locali – veri gioielli delle nostre cantine – e gli intramontabili classici italiani, c’è un protagonista che brilla di luce propria: l’Hugo.

Nato proprio qui, tra le montagne e i vigneti, l’Hugo è il latin lover frizzante delle Alpi. Al posto dell’Aperol, ecco arrivare il dolce profumo di sciroppo di fiori di sambuco, unito a prosecco, menta fresca, una spruzzata di acqua frizzante e una fetta di limone. 

Oggi lo si trova in mille varianti, ognuna con un tocco creativo. Ma l’effetto è sempre lo stesso: sa di flirt estivo, leggero e allegro!

Salute! Al prossimo aperitivo...